MISSION NEPAL MARZO 2009
Finalmente! Dopo tanti giorni di attesa, siamo tutti a Kathmandu, nuovamente dai nostri amici che ci salutano con grida gioiose e musica di benvenuto. Hanuman Italy, Hanuman Nepal ed i Co.y.on, tutti ci stringiamo in un abbraccio commosso prima di lasciare l’aeroporto e dirigerci all’albergo.
Eccoci immersi nel traffico buio e caotico, della città. Ogni volta ci avventuriamo in un percorso diverso, dove cerchiamo di ritrovare angoli conosciuti, ma anche se sembrano sempre uguali, queste, sono strade di un paese che sta cambiando, ha voglia di crescere, di costruire.
Anche di fronte al nostro albergo, le pericolanti impalcature di canne di bambù lasciano spazio ad un nuovo palazzo a tre piani e la fangosa stradina è ora un agevole vicolo asfaltato.
Ma gli odori ed i sapori non cambiano ed una cena tradizionale ci dà il benvenuto : assaporiamo con golosità il caratteristico “dhal bat” (riso e lenticchie...e molto altro) che ci conferma - “siamo di nuovo in Nepal!!!”
Siamo appena arrivati, ma abbiamo solo poche ore per organizzare la partenza per il villaggio di Benighat, la principale tappa delle nostre missions, che ci attende il giorno seguente.
La domenica mattina, presto, lasciamo la città per le colline, la pioggia per il sole, il trambusto dei clacson per la musica delle trombe: c’è infatti un gran corteo ad accoglierci ed a guidarci verso la “Shree Chandrodaya Lower Primary School”.
Due lunghe file di bambini, con la loro divisa scolastica celeste e blu e fiori multicolore in mano, ci salutano fino all’ingresso della scuola. C’è sempre una calda aria di festa e curiosità, ma oggi anche un certo nervosismo ... è giornata di esami di fine anno!!! A turno, appena finiti i test, gli alunni si radunano nel giardino, che in questi mesi e’ stato curato e adornato di nuovi alberi. Abbiamo finalmente la possibilità di riabbracciare i bambini del progetto “EDUCATING CHILDREN”. A loro riserviamo sempre un saluto speciale ed un regalino particolare. Sono infatti i bambini meno fortunati, che possono continuare la scuola grazie al generoso contributo di genitori italiani che hanno aderito al “Progetto di sostegno a distanza”. Ed allora tutti in fila, perché anche per essi, come per ogni altro alunno della scuola, c’è un quaderno, una penna ed una matita, strumenti importanti per la loro educazione e che purtroppo non sono sempre disponibili per tutti.
Poi riceviamo infiniti ringraziamenti dal Preside e dai Professori, con cui scambiamo parole di soddisfazione per questa scuola ora così spaziosa e ben tenuta, pervasa sempre dalle voci festose dei bambini.
Una foto tutti insieme!!! E poi via, il sole è ormai è alto ed è già ora di andare!!!
Già sentiamo la musica che ci accompagna verso la nuova scuola che oggi inaugureremo. Un corteo si snoda lungo la strada, capeggiato dal nostro Presidente e da un importante esponente del governo nepalese, il Ministro della Pubblica Amministrazione.
Scendiamo la via fino alla “Shree Chandrodaya Higher Secondary School” per la cerimonia di inaugurazione: in questi mesi, la scuola-college e’ stata ampliata con il nuovo secondo piano di 6 classi, più una spaziosa aula computer attrezzata con ben 21 postazioni pc. Con grande meraviglia, davanti la scuola, troviamo persino un curatissimo giardino, con aiuole fiorite ed ordinati percorsi di ghiaia. Sul prato e’ stato allestito un grande palco e, di fronte, una platea già numerosa attende gli ospiti : Hanuman Onlus Italy, Hanuman Onlus Nepal, CO.Y.ON Nepal ed il ministro nepalese, con il suo seguito.
E’ il nostro Presidente che, assieme alle autorità nepalesi, taglia il nastro per l’accesso alla nuova ala scolastica. Tutti compiaciuti visitiamo le nuove aule, circondati dagli studenti, dai professori e dagli esponenti del villaggio.
Quale orgoglio vedere riconosciuto ed acclamato lo sforzo, iniziato alcuni anni fa, volto ad aiutare questa comunità a costruire un importante luogo, dove l’educazione scolastica sia il primo passo per una crescita dignitosa, sana e libera, destinata a garantire un futuro migliore alle nuove generazioni!!!
Importanti parole di ringraziamento e di impegno reciproco vengono espresse da tutti i rappresentanti delle associazioni onlus che hanno collaborato a questo ennesimo grande progetto. Anche i volontari, che per la prima volta ci hanno accompagnati in questo viaggio, possono essere protagonisti con noi sul palco. Ma è nella voce dei nostri primi “condottieri”, che sentiamo l’eccitante meraviglia di vedere conclusa un’importante tappa : e’ una scuola ormai tra le più importanti fuori da Kathmandu, completa di tutte le attrezzature consone ad una struttura completa, finanche ben 21 computer e relative postazioni!
Ma la nostra felicità è ancora maggiore all’idea che potremo dedicarci ad altri importanti progetti, già pronti da visionare.
La musica ci ha accolto e la musica ci accompagna nell’ultimo tratto di sentiero fino alla casa di Ravi, il nostro ospite e ormai quasi fratello nepalese, dove troviamo sempre la calda accoglienza dei suoi famigliari. E’ sera e la voce del nostro arrivo si e’ diffusa con un ampio tam tam nei villaggi vicini. I bambini accorrono numerosi intorno a noi. Si ricordano che ogni volta, per loro, c’è sempre un vestitino nuovo ed un peluche e per questo scendono rapidi dai diversi sentieri delle colline limitrofe. Nell’aia, sono ben più di cento!!! Si stringono a noi, ci fanno domande. I più grandi hanno ormai imparato i nostri nomi e ci porgono saluti affettuosi.
La mattina dopo ci incamminiamo su per le colline, dove le nostre preziose guide nepalesi ci accompagneranno, passo dopo passo, fino alle diverse scuole da noi già costruite negli anni precedenti.
L’ arrampicarsi lungo i sentieri, tra i campi di senape e le risaie, è piacevolissimo, ma la terra è molto secca, poiché sono diversi mesi che non piove. Con calma arriviamo alla Shree Basanta Primary School. Che serenità intorno a noi. Stanno abbellendo la scuola con dei disegni caratteristici, simboli della loro terra. All’interno delle aule, pulite ed ordinate, sono stati dipinti l’alfabeto ed i numeri, così’ tutti possono leggerli, anche chi, tra i meno fortunati, non dispone dei libri scolastici. Ci aspetta una piccola festa, il coro dei bambini e dopo aver consegnato quaderni, penne e matite, riprendiamo il cammino fino alla Shree Janagaun Primary School.
Qui rimaniamo sorpresi. I tanti bambini ed il Preside ci riservano tutti gli onori, ma restiamo delusi nel vedere che i muri della scuola sono tutti rovinati. Troviamo tanta sporcizia dietro la scuola e nei bagni, che sono stati ultimati da poco e non ancora utilizzati. E’ necessario parlare con il capo del villaggio: quando con tanti sforzi si riesce a completare una scuola e’ indispensabile che ci sia l’impegno di tutti a mantenerla in modo decoroso, efficiente e soprattutto a disposizione dei bambini. Sappiamo che non è facile, ma solo così si può garantire alle nuove generazioni di riconoscere l’importanza di distinguersi, di cercare il meglio per le proprie opportunità di crescita e di istruzione. Andare in una bella scuola ben tenuta, aiuta i bambini a stare felicemente insieme e studiare in un ambiente sicuro, pulito e a fare propri questi valori.
Torneremo presto! Vogliamo verificare che la scuola sia mantenuta bene e sia risistemata come la comunità ha promesso di fare
Il giorno dopo, una nuova avventura ci attende. Su di un camion, nella foschia del primo mattino, ci dirigiamo alla Irang Primary School. Per più di un’ora percorriamo una strada impervia, appena tagliata nella collina di terra rossa. Una passeggiata oggi! al contrario della lunga e difficile scalata, che alcuni mesi addietro i nostri presidente e vicepresidente avevano dovuto affrontare...ore e ore di cammino tra le risaie, sotto un sole caldissimo, a causa della strada interrotta. Ma in cima alla collina, sotto un grande albero, circa 200 bambini sono seduti ad aspettarci e a farci festa. Canti, balli, frutta fresca per condividere un momento importante : siamo venuti a confermare che il nostro prossimo progetto sarà la ricostruzione di questa scuola, lontana dalle strade principali, che è veramente in condizioni assai precarie.
Un’ultima tappa a piedi sulle colline: arriviamo alla Bhairabi Primary School e qui un’altra amara sorpresa. Il vento ha distrutto il tetto di questa scuola, arroccata in cima alla collina. La comunità ha già provveduto a rimettere la copertura, così i bambini hanno ripreso subito le lezioni. Però i loro pochi mezzi hanno permesso di rimettere solo un tetto che non appare solido e l’acqua entrerà senz’altro all’arrivo dei primi monsoni. Troviamo anche alcuni banchi rovinati. Anche qui dobbiamo incontrare i rappresentanti della comunità : ci aspettiamo che diano il loro contributo per risistemare la scuola che abbiamo inaugurato solo un anno fa! Siamo certi che la prossima volta troveremo tutto in ordine, come dopo il nostro intervento quando l’abbiamo completamente ricostruita.
Ed eccoci alla fine della prima tappa del nostro viaggio. E’ triste salutare il villaggio, dare un ultimo sguardo alle colline che abbiamo scalato, attraversato, disceso con tanta fatica e sudore. Ma che soddisfazione rivedere i sorrisi dei bambini, ricevere il loro Namastè!!!, ascoltare i loro canti. Che orgoglio pensare che abbiamo contribuito alla ricostruzione di queste scuole, dove, ogni mattina, gli studenti possono andare ad imparare qualcosa di nuovo, del mondo che li attende.
Al nostro ritorno a Kathmandu, la prima visita è alla Subarneshwor Primary school. In ottobre 2008, avevamo visitato la scuola verificando che purtroppo il passaggio di animali e la conseguente incuria della comunità stava portando la scuola ad un veloce degrado. Con il nostro intervento sulla comunità ed un muro di cinta, che tenesse chiusi i locali scolastici, abbiamo ritrovato un ambiente pulito, sicuro, frequentato solo dagli studenti per il loro impegno didattico. Come in tutte le scuole da noi visitate, anche qui si tiene una grande festa e la distribuzione di quaderni, matite e penne ad ogni bambino.
L’ultima scuola del nostro viaggio è la Pancha Kania. E’ una bellissima sorpresa per il nostro Consigliere, a cui è dedicata questa scuola che, anche se piccola, domina tutta la vallata. In una lunga cerimonia ricca di musica e balli, vengono ringraziati tutti coloro che hanno partecipato a questo importante risultato.
Ecco quindi la grande festa con i bambini del progetto “Educating Children” che vivono nei dintorni di Kathmandu. Come sono cresciuti!!! Li abbiamo incontrati solo alcuni mesi fa e quindi sentiamo che c’è più confidenza. Ci riconoscono e ci stanno più vicini, sorridenti e felici di poter passare qualche ora insieme. Grazie alla generosità di tanti volontari, abbiamo portato un regalino per ognuno, oltre ai quaderni, matite e penne che consegniamo ai 170 studenti della scuola.
Appena rientrati a Kathmandu, mentre i volontari venuti per la prima volta in Nepal, possono ammirare le bellezze storiche della capitale e delle principali città reali, noi di Hanuman Onlus ci addentriamo nei vicoli di Tamel per scovare le novità da portare in Italia: stiamo pensando ai tanti mercatini che terremo, occasioni di raccolta fondi per i nuovi progetti e di incontri con nuovi volontari, disposti a sostenere con noi questo impegno verso un Nepal più moderno e confortevole.
Alla sera i nostri amici di Hanuman Onlus Nepal e di Co.y.on, le associazioni con cui collaboriamo, hanno organizzato una press conference : oltre 10 giornalisti della radio, televisione e della stampa assisteranno alla presentazione dei nostri progetti. E’ importante che, dopo tanti anni e tanta fatica, siano conosciuti i protagonisti di tanti interventi e soprattutto il loro operato. Hanuman Onlus Italy ha sostenuto la ricostruzione di ben 9 scuole, in cui studiano quasi 4.000 bambini! Ogni anno torniamo a visitarle per verificare i lavori, decidere le migliorie ed infine inaugurare le più recenti, facendo partecipi le comunità interessate e gli studenti. Ci dà enorme soddisfazione vedere che c’è riconoscenza nelle opere realizzate e nel positivo impatto anche sull’economia locale. L’indomani potremo vedere un bel servizio al notiziario televisivo e articoli sui principali quotidiani di Kathmandu. Preziose informazioni sulle nostre attività sono ora a conoscenza di molti, tanto che nei giorni successivi, in diversi negozi del centro ci riconoscono grazie a questi articoli.
Anche durante le nostre future visite in Nepal, avremo la possibilità di rendere noto quanti sforzi vengono fatti da tutti a sostegno dei programmi “Happy Child” ed “Educating Children”.
Siamo ormai sulla strada del ritorno a casa, ma già la nostra mente è rivolta agli importanti nuovi progetti che stanno per iniziare! Porgiamo un arrivederci, e non un addio, ai nostri amici!