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Gennaio 2013

Mission Nepal Gennaio 2013 (by Bissi Vitaliano)

Durante il mese di gennaio le giornate in Nepal sono splendide, il cielo è terso e le montagne si vedono in tutta la loro maestosità. La temperatura è fredda nella capitale ma leggermente più tiepida al villaggio di Benighat.  Sono passati solo due mesi dalla nostra ultima mission ed eccoci nuovamente qui, per la mission più importante: aprire Happy Home, la casa famiglia, ai primi 7 bambini orfani che troveranno un caldo e confortevole riparo nella struttura inaugurata lo scorso ottobre.
 
Arrivati a Benighat, i nostri amici, come sempre, ci riservano un'accoglienza festosa ed assieme a loro andiamo ad Happy Home. Rivedere la casa famiglia, nonostante abbiamo seguito in questi due anni di costruzione tutte le fasi, ci rende sempre orgogliosi. La struttura è stata concepita per essere completamente autonoma nella gestione dei servizi, con un’ampia cucina, una grande libreria dove i bimbi potranno studiare, stanze luminose e servizi igienici con acqua calda direttamente da pennelli solari.
 
Varcata la soglia d’entrata ecco i primi bambini venirci incontro per i saluti. In mano un sacchetto con i loro pochi indumenti e lo zaino dei libri. Restiamo con loro alcuni minuti, prima di vederli correre giù dalla discesa verso la scuola. Ed ora arriva il bello, prima che tornino dobbiamo organizzare le stanze, la cucina e pulire tutta la struttura. Cominciamo ad organizzarci, chiamiamo a raccolta i nostri amici del villaggio e cerchiamo di distribuire i vari compiti, chi si dedica alla cucina, chi a pulire le scale, chi controlla che la luce e l’acqua calda funzionino in tutta la casa e poi tutti a pulire pulire e pulire. Dopo aver organizzato le  stanze delle femmine e dei maschi, averle pulite ed aver predisposto i letti a castello, completiamo l'opera con  i materassi nuovi, le lenzuola ed i piumoni tutti colorati. Poi tocca alla cucina: ci dedichiamo a renderla operativa per la sera, in quanto dovremo essere già in grado di cucinare il primo pasto di Happy Home.
 
Il primo giorno sta per concludersi, le ore di luce sono poche in gennaio ed il sole avaro va a nascondersi dietro la catena Himalyana. Siamo riusciti ad organizzare la cucina e le camere, fra poco i bambini torneranno da scuola e per loro comincerà una nuova esperienza: sarà anche per loro il primo giorno in Happy Home. Ecco che il vocio gioioso dei bimbi annuncia l’imminente arrivo dei primi ospiti. Infatti, davanti al cancello d’entrata, si presentano Mishra, Suman, Kaushila, Sushila, Bimala, Himala e Rohan. Timidamente si avvicinano e non sapendo dove andare,  attratti anche dall’odore della cucina eccoli seduti in men che non si dica a tavola a bere un caldo e profumato tè masala con biscottini al cocco.  Noi tutti stanchi dalla giornata di lavoro ci sediamo assieme a loro a chiaccherare e scambiare le prime impressioni do Happy Home.
 
Li accompagniamo nelle loro stanze, le bambine non credono ai loro occhi, non hanno mai visto, nè tantomeno dormito in un letto, con le lenzuola e la trapunta. Ci rendiamo conto che dobbiamo spiegare veramente tutto, da come entrare in un letto caldo a come usare il bagno e le docce.
 
Che meraviglia vedere le espressioni degli occhi increduli delle bambine e dei bambini, quando si rendono conto che le loro stanze ed i loro letti saranno caldi e confortevoli. La più piccola mi guarda negli occhi e mi dice qualcosa in nepalese che chiaramente non comprendo, ma capisco la situazione, in men che non si dica si tuffa sul letto ed ancora vestita entra sotto le coperte per poi uscirne con un enorme sorriso e venire in braccio a coccolarsi.
 
Anche se più grandi i maschietti, pur nella loro riservatezza, non riescono a trattenersi ed a dimostrare la loro meraviglia con esclamazioni e urla di gioia. Abbiamo ancora tempo e quindi li portiamo a vedere come si usa il bagno e le docce con l’acqua calda.  Non hanno mai visto una cosa del genere, le loro abitazioni sono prive di bagno e acqua corrente, l’acqua calda l’hanno vista solo in cucina, quindi a stento riescono ad esprimere la loro meraviglia.
 
Il dhal bat aspetta fumante nei piatti in cucina, a coronamento di questa splendida giornata ricca di emozioni. A tavola si scherza con i bambini ed i ragazzi nepalesi intonano le loro canzoni tradizionali, che cantiamo tutti assieme. Alcuni bimbi si mettono a ballare e saltare. La gioia esplode ovunque. Il saluto della buonanotte ai bimbi, nelle loro stanze, sotto le calde coperte, ci riscalda il cuore in questo freddo inverno nepalese.
 
Lasciamo Happy Home dopo 10 giorni di grande lavori. Ne serviranno ancora tanti prima di renderla operativa al cento per cento, ma i bambini sono al sicuro e tutto quello che a loro serve è operativo e funzionante: la cucina con la cuoca, la casa famiglia protetta dai guardiani, che si alternano con turni diurni e notturni, il professore per accudire i bimbi nel dopo scuola.

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